Lo scorso Mercoledì, presso la Camera dei Deputati, la 12° Commissione per gli Affari Sociali, ha richiesto l’intervento di Assobiomedica sul tema dell’introduzione, tra i dispositivi erogati dal Sistema Sanitario Nazionale, degli ausili e delle protesi destinate a persone disabili per lo svolgimento di attività sportive.
L’audizione di Assobiomedica
L’audizione di Assobiomedica ha visto tra le sue premesse il riconoscimento del ruolo trainante che sanità e salute pubblica svolgono sull’innovazione e sugli investimenti utili a garantire la crescita economica. Il settore dei dispositivi medici, in particolare, rappresenta un campo di applicazione per soluzioni tecnologiche innovative e sofisticate, frutto di investimenti in ricerca e sviluppo.
In questo contesto la disabilità non deve essere intesa come un costo. Ove la disabilità è sinonimo di menomazione fisica a cui gli ausili possono sopperire, il loro utilizzo implica infatti la possibilità di vivere in maniera autonoma ed indipendente.
Ausilio non è dunque sinonimo di cura, quanto piuttosto di riconquista di autonomia.
La previsione di ausili e protesi finalizzati allo svolgimento di attività sportive è poi un ulteriore tassello in uno stile di vita autonomo che guarda al futuro, con una logica di prevenzione che implica più salute e meno costi a carico della collettività.
All’audizione è intervenuto insieme al Direttore generale dell’Associazione, Fernanda Gellona, Alessandro Berti di Moretti SpA come delegato di Assobiomedica esperto in materia, che ha espresso il parere dell’Associazione in merito alla proposta di Legge AC 665.
Il parere di Assobiomedica
Assobiomedica ha sottolineato come la prescrizione dell’ausilio o della protesi più corretta per il cittadino costituisca per quest’ultimo un diritto ed un’opportunità. Un ausilio perfettamente rispondente alle necessità del singolo è la risposta migliore ai suoi bisogno di autonomia, è sinonimo di una migliore qualità di vita ed implica un risparmio in costi assistenziali.
In questo senso, il delegato Assobiomedica Alessandro Berti ha chiesto alla Commissione che la proposta di legge venga al più presto approvata in Parlamento così che il Nomenclatore Tariffario consenta l’accesso alle innovazioni tecnologiche non solo per le imprese che producono quanto per i cittadini.
Assobiomedica ha evidenziato l’importanza di investire in competenza ed appropriatezza di ogni fase degli acquisti pubblici, evitando gare al ribasso o acquisti centralizzati e ha sottolineato il contributo determinante che le aziende italiane, oggi in grado di esportare innovazione in tutto il mondo, possono assumere nell’avviare processi virtuosi in grado di rilanciare il nostro Servizio Sanitario Nazionale.