Abbiamo più di quarant’anni di esperienza ma mai prima d’ora ci eravamo trovati a far fronte ad un contesto di emergenza così esteso e complesso.
Da sempre ci proponiamo di migliorare concretamente le condizioni di vita di anziani e persone con disabilità motorie: individui con fragilità ed esigenze precise e complesse la cui presa in carico prevede spesso la collaborazione di una pluralità di soggetti con professionalità specifiche.
Collaboriamo con figure specialistiche
Il nostro lavoro si interseca quindi, sempre più spesso, con l’attività tecnico-professionale di ortopedie e sanitarie, con il lavoro specialistico di tutte le figure mediche legate al mondo della disabilità e con gli uffici dell’assistenza protesica.
L’emergenza Covid-19 ha determinato il blocco dell’operatività per tutte le aziende del comparto orto-protesico e la cessazione della continuità assistenziale a livello territoriale.
Uno stop in tutta la filiera
Uno stop che si è esteso a tutta la filiera dell’assistenza protesica, interrompendo una fondamentale attività di supporto per una platea ad oggi costituita da circa tre milioni di persone in Italia.
Una situazione complessa, resasi necessaria a causa dell’assorbimento di risorse e personale medico nel contrasto alla SARS-Cov-2 che oggi rischia di indebolire ulteriormente anziani e persone con disabilità.
Per far fronte a tutto ciò, oltre ad adoperarci in prima linea per rispondere all’emergenza ed a continuare la nostra attività ordinaria, abbiamo avviato un dialogo con le istituzioni facendoci portavoce degli interessi dei destinatari finali dei nostri ausili.
Un dialogo con le istituzioni
Grazie all’azione di Alessandro Berti, nostro responsabile in Regolatorio e Public Affair ed in qualità di Presidente della Associazione Ausili in Confindustria Dispositivi Medici, in collaborazione con Alessandro Maggi, Presidente di Assortopedia Confindustria Federvarie, Antonio Gaiani, Presidente CIDOS, Massimo Pulin, presidente Confapi Sanità e Flavio Lorenzin, Confimi Industria; è stato richiesto a più riprese l’intervento in materia del Ministro della Salute Roberto Speranza, del Vice Ministro Pierpaolo Sileri e del Presidente delle Regioni e delle Provincie Autonome Stefano Bonaccini.
Un sollecito unanime
Unanimemente con le associazioni e confederazioni coinvolte, Il comparto ortoprotesico ha sollecitato, mediante l’invio di una prima nota all’inizio del mese di Aprile e di un richiamo alla Conferenza delle Regioni e delle provincie autonome lo scorso 22 Aprile, il ripristino dell’iter di prescrizione, autorizzazione e fornitura dei dispositivi protesici ed il pagamento dello scaduto, ovvero di tutte le prestazioni già erogate agli assistiti del sistema sanitario nazionale.
Solo mediante la riapertura degli ambulatori specialistici e la riattivazione di tutte le figure specialistiche coinvolte, sarà possibile garantire piena assistenza alle persone con disabilità. Ritornando così allo svolgimento dell’attività ambulatoriale, all’elaborazione del piano terapeutico ed alla successiva prescrizione protesica.
L’intera filiera delle aziende ortopediche e dei fabbricanti è quindi pronta a fare la propria parte in questo contesto emergenziale, nel pieno interesse degli assistiti e coerentemente alla normativa vigente come da Dpcm del 12 Gennaio 2017.