Gli influencer vanno di moda o sono utili a mettere in campo una forma di comunicazione più consapevole?

Gli influencer sono prima di tutto persone che attraverso i social, sanno o cercano di indirizzare la massa nel compiere un’azione, quasi sempre di marketing: dall’acquisto di un prodotto, ad appoggiare una causa, a vivere un’esperienza.

Influencer e disabilità

Anche il mondo della disabilità è un sottobosco prolifico di persone e personaggi che vivendo la situazione o occupandosene a livello professionale, rendono virali contenuti che permettono di affrontare il tema con gli occhi della normalità e instagram, il social del momento anche grazie alle stories, è un buon calderone dove cercare fonte ispirazionale.
Sono davvero tanti gli esempi che potrebbero essere presi in considerazione per diversi motivi (e non guardo di certo le limitazioni fisiche): il mondo della disabilità è vastissimo e gli argomenti da poter trattare sono infiniti. Chi si occupa più dell’aspetto della vita quotidiana, chi dei diritti, chi della tecnologia o chi, semplicemente, si racconta per ciò che è.
Mi piace assimilare contenuti facendo distinzione, ad esempio, sulla provenienza geografica perché le leggi in materia cambiano da stato a stato, o sull’utilizzo degli ausili per imparare l’esistenza di nuove tecnologie migliorative per la vita quotidiana o i luoghi accessibili da poter visitare. Non mi piacciono mai le cose forzate, fuori luogo e monotematiche, deve essere tutto calato nel contesto. 

La mia top 3

Personalmente non ho modelli di riferimento, ma seguo diversi influencer del mondo della disabilità, per imparare sempre cose nuove e utili da mettere in pratica nella mia vita. La mia top 3 è: 

  1. Stella Young attrice comica e giornalista in sedia a rotelle, fatto questo che non la trasforma automaticamente in una nobile ispirazione per l’intera umanità. Combatte la “pornografia motivazionale” della disabilità.
  2. Lauren Spencer, è una disabilily lifestyle influencer, cioè si dedica a promuovere uno stile di vita il più positivo possibile per le persone co disabilità.
  3. Nina Rima, modella comasca, è diventata disabile con un incidente stradale e quando si racconta usa una giusta bilancia per parlare di un “prima” e un “dopo”, il tutto condito dalla sua professionalità nel mondo della moda. 
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