Ciò che è diverso spesso ci fa paura, ci obbliga ad aprire le mente, a predisporci al confronto ed a superare costrutti e stereotipi. La disabilità ne è un esempio: in noi si fa spazio l’imbarazzo, la difficoltà di comprendere a pieno lo status dell’altro, una condizione di rigidità che spesso condiziona in negativo il confronto ed il dialogo.
Lo sa bene Viola Mura. Viola ha condiviso ogni attimo della sua infanzia con Andrea, suo fratello gemello con disabilità motoria. Intorno al fratello ha visto l’imbarazzo, la difficoltà nel creare effettive a autentiche occasioni di socializzazione e dialogo, la troppo frequente soluzione che prevedeva la creazione di spazi dedicati ai soli disabili.
E proprio la volontà di creare un’occasione di socializzazione e di comunicare al mondo quando la disabilità possa costituire un’occasione di scambio ed arricchimento, ha spinto Viola ed Andrea, nel 2014, anno di massima diffusione del format televisivo del reality, ad inventarsi L’isola sono io.
L’isola sono io è un’avventura, è un’occasione di confronto, è un viaggio.
E’ un reality che vede coinvolti 8 concorrenti, 4 dei quali con disabilità motoria. Il reality mette in luce una quotidianità inclusiva, e spesso complementare. Il gruppo impara a collaborare, a colmare i limiti dell’altro, a trarre soddisfazione e vantaggio dai risultati conseguibili solo grazie al lavoro di squadra. L’isola sono io mette in luce la diversità in quanto occasione di arricchimento.
Oggi il format è arrivato alla sua quinta edizione, ora in onda su RTV38 alle ore 23,00, su Antenna Blu Genova cn 16 il Sabato alle ore 21 ed il Lunedì alle ore 16,00, su Extra Tv il Giovedì alle ore 21,10 e su Tgyou24.it il Lunedì alle 21.40 ed in replica il martedì sempre alle 21.40 e sull’omonimo canale Youtube.
L’avventura è in questo caso ambientata in Marocco e vede i protagonisti impegnati in prove sportive, culinarie e culturali. Il reality, della durata di due settimane, vedrà l’elezione di due vincitori, di cui uno eletto in base ai risultati conseguiti in gara e l’altro in base alla votazione del pubblico.
Noi di Moretti siamo sponsor dell’iniziativa. Il nostro sostegno vuole essere un aiuto concreto alla realizzazione di un progetto che promuove una visione davvero inclusiva della disabilità.
I loro viaggi sono la migliore testimonianza che spesso il nostro più grande limite, o meglio la nostra isola, siamo proprio noi stessi. Accogliendo la diversità cominceremo a costruire un “noi” ed apriremo lo sguardo ed il cuore ad un’autentica relazione con l’altro.