Michelangelo Buonarroti affermava che, vedendo un blocco di marmo, nella sua mente si faceva spazio un’immagine. Una figura da spogliare, per poterla ammirare a pieno.
La scultura è, in questo senso, un esercizio di immaginazione, di sottrazione. Nello scultore vi è la capacità di andare oltre l’apparenza, di togliere ciò che non serve e di dare forma, spazio e volume alle proprie idee.
E proprio a pochi chilometri dalla nostra sede operativa, in questi giorni, la scultura è assoluta protagonista!
Il comune di Cavriglia, in collaborazione con Aiesm, Associazione Internazionale Eventi di Scultura monumentale, ha organizzato “Pietra sublime” un Simposio Internazionale di Scultura.
“Pietra Sublime”
L’evento, inaugurato lo scorso 28 aprile, ha visto l’arrivo in Valdarno di 12 scultori di fama internazionale da tutto il mondo, ed altrettanti blocchi di marmo, pietra serena o travertino.
Ogni scultore, selezionato ad un apposito comitato scientifico, dopo aver disegnato il proprio progetto, si sta ora occupando della sua realizzazione operativa.
Ed infatti, recandosi in questi giorni nell’area dei circuiti di Bellosguardo, è possibile, fino alla data di chiusura prevista per Domenica 12 Maggio, vederli all’opera: intenti nella realizzazione di sculture monumentali, che verranno lasciate in dono al comune di Cavriglia.
Un virtuoso interscambio culturale
L’evento, promotore della scultura come strumento di pace, di cooperazione internazionale, di bellezza e di dialogo tra i popoli, ha innescato, sin da subito, un virtuoso interscambio culturale tra gli scultori di Giappone, Turchia, Cina, Armenia, Bulgaria, Portogallo, Germania, India, Italia; e la comunità locale, con particolare riferimento agli studenti ed agli appassionati accorsi un po’ da tutta Italia.
Noi di Moretti abbiamo voluto sostenere attivamente il Simposio, collaborando alla realizzazione di un’iniziativa culturale a beneficio del tessuto sociale del nostro territorio.
L’evento si pone in piena sintonia con i valori di sostenibilità sociale che da sempre animano la famiglia Fabbrini, sempre più di frequente coinvolta attivamente nelle iniziative culturali del territorio, tra le quali citiamo il ritrovamento ed il restauro del mammut, o il concorso pittorico dedicato alla memoria di Giuliano Pini.
Osservare questi scultori al lavoro è stato infine, per noi, qualcosa di unico.
Ci ha insegnato a guardare oltre le apparenze, a togliere gli strati più superficiali ed a perseguire le nostre idee dandogli la forza di comunicare, in un linguaggio diretto ed universale, che non conosce barriere linguistiche o culturali.
Per saperne di più guarda l’intervista a Filippo Fabbrini AD di Moretti SpA; a cura di Andrea Calcinai, Addetto Stampa del Comune di Cavriglia.