Dalla parte del comparto aziende ortopediche, per sollecitare le istituzioni.
Dopo oltre 6 anni dalla pubblicazione del DPCM del 12.01.2017 i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) non sono ancora operativi.
A segnalare una situazione di stallo intollerabile ed una grave mancanza da parte del Ministero della Salute, e di tutte le istituzioni coinvolte, sono Assortopedia, Cidos, Federlazio e Fioto, che nei giorni scorsi hanno annunciato uno stato di agitazione in programma per il prossimo 18 marzo: in rappresentanza dell’intero comparto ortoprotesico, oggi costretto a condizioni di lavoro inaccettabili.
Assortopedia, Cidos, Federlazio e Fioto, da oltre 50 anni voci delle aziende ortopediche italiane, desiderano portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la pericolosa fase di stallo del settore, dovuta ad una riforma incompleta e mai compiuta, che di fatto rende oggi erogabili dispositivi vecchi di oltre 23 anni, totalmente avulsi dalle attuali richieste e condizioni del mercato.
Oggi le aziende sono costrette sia a garantire l’erogazione diretta delle prestazioni protesiche a beneficio degli assistiti secondo due classificazioni ISO difformi (relative al nomenclatore 1999 ed al DPCM 2017), che ad attendere la determinazione del decreto tariffe, la declaratoria dell’elenco della prestazioni erogabili e delle relative modalità di rinnovo.
Noi di Moretti desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà al comparto aziende ortopediche, e condividiamo il loro accorato appello alle istituzioni, affinché il Ministero della Salute si occupi quanto prima della revisione degli elenchi delle prestazioni erogabili e delle tariffe, del superamento della coesistenza di classificazioni e regolamenti difformi uniformando le prestazioni LEA nei SSR, dell’accreditamento della filiera degli erogatori di prestazioni ortoprotesiche e della determinazione di una metodica di lavoro ad aggiornamento permanente, capace anche di semplificare sia i processi di erogazione che i controlli.