Gli inglesi hanno due parole ben distinte per indicare in senso fisico e figurato la propria casa: house è l’edificio, sono le mura, è lo spazio fisico in cui si vive; home è il focolare domestico, è il proprio spazio, è dove stanno gli affetti e dove ci sentiamo al sicuro.
Con l’avanzare dell’età o in tutti i casi in cui vi sia una progressiva riduzione dell’autonomia motoria, l’allineamento di questi due concetti può venire meno. La nostra casa, per l’organizzazione e disposizione degli ambienti, o per l’arredo; può far sentire i nostri cari meno al sicuro.
L’utilizzo del bagno per la propria igiene personale, l’uso della cucina per la preparazione dei pasti ed il ricorso alla camera da letto per il riposo notturno, possono generare condizioni di scarso comfort e difficoltà.
Un quadro domestico che è bene non limitarsi ad osservare, prevedendo invece un piano di intervento capace di riorganizzare gli spazi rendendoli funzionali e sicuri.
Controllare l’accessibilità degli spazi, eliminare il superfluo e tutto ciò che può generare un pericolo, ed aggiungere ausili in grado di sostenere i nostri cari e semplificare i loro movimenti, è un’essenziale misura di intervento in grado di tutelare la loro autonomia.
Poter gestire in autonomia e sicurezza la propria igiene personale è infatti per gli anziani, e per chi convive con una ridotta autonomia motoria, un aspetto davvero importante.
Un’autonoma igiene personale è fondamentale per sentirsi bene con se stessi e con gli altri, mantenendo integra una importante sfera di intimità.
Ecco quindi 5 interventi semplici e concreti, per sostenere caregiver e famigliari nella messa in sicurezza della stanza da bagno:
1. Less is more
Togliamo il superfluo, ed eliminiamo soprattutto tutto ciò che può costituire un pericolo. Un tappeto su cui è facile inciampare, arredi che riducono l’accessibilità ai sanitari, soprammobili ed oggetti superflui che ingombrano le superfici.
2. Studiare i percorsi
Una volta sgomberato il campo da ciò che non serve, è importante ripensare con attenzione gli spostamenti che i nostri cari svolgeranno in autonomia in bagno, considerando in particolare la presenza di superfici scivolose, o i movimenti da compiere per entrare o uscire da doccia o vasca da bagno.
Solo simulando i loro spostamenti, e tenendo in considerazione le loro condizioni psicofisiche, potremo individuare le nostre aree di intervento, e quindi dove è opportuno aggiungere maniglie di sostegno, sedie, rialzi o sedili di trasferimento.
3. Ergonomia e sicurezza
Con il terzo step entriamo nel vivo del nostro piano di intervento, una volta tolto ciò che non serve ed individuato cosa serve e dove, è tempo di scegliere l’ausilio più adatto ai nostri cari. Per valutare le proposte presenti sul mercato è bene tenere in considerazione gli aspetti di ergonomia e sicurezza.
Un ausilio sicuro, risponde a precisi standard di sicurezza garantendoci la massima affidabilità; un ausilio ergonomico facilita i nostri cari, grazie ad un design in grado di ridurre ogni sforzo in fase d’uso.
4. Luce e colore
Nel mettere in sicurezza la stanza da bagno è poi fondamentale prestare attenzione alle condizioni di luce, cercando di creare un codice cromatico di riferimento. In pratica è importante sia valutare che le fonti di luce siano ben distribuite nelle diverse aree d’uso del bagno, che definire, proprio grazie all’uso del colore, degli spazi ben riconoscibili.
Soprattutto se i nostri cari hanno problemi di vista o soffrono di Alzheimer, è importante creare uno stacco cromatico tra pareti e pavimento, o sugli stessi sanitari scegliendo un copri water o un rialzo a contrasto.
5. Delicatezza e fermezza
Molto spesso per le persone anziane o per chi trascorre molto tempo in casa, l’introduzione di cambiamenti negli spazi domestici costituisce una piccola rivoluzione. Il ruolo di chi presta assistenza(o caregiver) qui è particolarmente delicato: è importante spiegare ai nostri cari le motivazioni che ci portano ad introdurre cambiamenti, cercando ove possibile l’armonia con i loro gusti personali.
E’ bene essere fermi pur mantenendosi delicati, attribuendo al bagno un nuovo ruolo negli spazi domestici.
Ed in questo senso è infine importante ricordare ai nostri cari la piacevolezza del prendersi cura di sé, facendo del bagno non solo un’incombenza quotidiana, ma uno spazio piacevole, sicuro, in cui coccolarsi, prendersi cura di sé e, per dirla come gli inglesi “feeling like home”, ovvero “sentirsi a casa”.
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