Sentiamo spesso parlare di accessibilità, in relazione a soluzioni di ospitalità, parcheggi o servizi.
Dietro questo termine si celano però spesso brutte sorprese, dovute all’assenza di uno standard omogeneo a livello italiano ed ad una cultura troppo carente in merito alle effettive necessità di chi convive con una disabilità motoria.
Lo sa bene Stefania Marson, consulente di viaggi Evolution Travel con una pluriennale esperienza in tema di viaggi accessibili.
Ciao Stefania, ci racconti di cosa ti occupi?
Mi occupo di pianificare viaggi accessibili per tutti coloro che vivono con una disabilità, sia questa motoria, sensoriale o mentale. Il mio lavoro è innanzitutto quello di selezionare strutture che siano state verificate come effettivamente accessibili. Per ogni struttura controllo, con il mio team ed un network di collaboratori, tutti gli ambienti, al fine di verificare che il disabile possa accedere e godere di tutti i servizi che la struttura offre.
Cosa significa organizzare un vero viaggio accessibile?
Significa, conclusa la selezione della struttura, spingersi oltre. Il mio lavoro è prendere in considerazione tempistiche e difficoltà che il disabile potrebbe affrontare nella sua quotidianità vacanziera. E’ creare itinerari per un singolo od un gruppo che permettano al disabile di integrarsi con utenti normodotati senza che vi siano ripercussioni o ritardi. E’ studiare nel dettaglio tempi, spazi e percorsi perché la vacanza possa davvero essere tale per tutti.
Ti occupi di viaggi in Italia o anche all’estero?
Lavoro moltissimo anche all’estero, collaborando con agenzie specializzate in accessibilità in loco. Negli anni abbiamo creato un solido network e verificato strutture in ogni angolo del globo. Per fare solo qualche esempio: siamo in grado di organizzare Safari accessibili, Tour nelle più importanti città del mondo con la precisa indicazione dei musei accessibili che dispongono di percorsi ad hoc, guide tattili o esperienze olfattive, vacanze in strutture termali disable friendly o ancora soggiorni in montagna con percorsi nella natura accessibili anche in carrozzina.
Cosa consigli a chi convive con una disabilità?
La mia esperienza, ormai pluriennale, mi spinge a consigliare vivamente ad ogni disabile di non rinunciare al piacere del viaggio, affidandosi a personale serio e qualificato per una pianificazione puntuale ed attenta degli itinerari. Viaggiare con una disabilità è oggi possibile ed un po’ in tutto il mondo esistono strutture di eccellenza, che sapranno farvi sentire davvero accolti. Buone vacanze a tutti!