Ad angolo retto, ginocchia piegate, composta come su un trono regale, che spesso sembra un letto di un fachiro o la cuccia del cane. Il sodalizio fisico-umorale di una storia d’amore che nei casi migliori continua, tra alti e bassi, da una vita intera. In altri, il porto sicuro dopo una brutta tempesta, il nonostante tutto piuttosto di niente.
Un mood che deve funzionare
Seduti in carrozzina è un mood che deve funzionare ad ingranaggi svizzeri, se qualcosa va storto il divorzio sarà peggio di una guerra dei Roses.
5 cose per andare d’accordo
Non c’è nessuna ricetta per far durare un matrimonio così, ma ci sono almeno 5 cose da dire sulla tua carrozzina, se non vuoi ritrovarti improvvisamente senza trono da governare.
- Cambi partner ogni 7 anni…volevo dire carrozzina
[è la tempistica minima che la sanità impone per poter cambiare la carrozzina, a volte, pure se la rompi] - Non ti stupire se ti dicono “andiamo a fare una passeggiata?” il linguaggio comune di chi si rivolge a te non può cambiare in funzione della tua posizione fisica, è più discriminante utilizzare guanti di velluto per rivolgerti parola, che associare la carrozzina ad un paio di gambe scattanti
- Scegli la carrozzina come fosse una macchina con tutti i migliori optional e mai “chiavi in mano”
- è come andare dal sarto e dirgli “faccia lei” non ci sarà nessun soddisfatto o rimborsato, la carrozzina è un abito su misura. Cerca una carrozzina che ti sappia trasportare, ma mai condurre dove puoi spingerti o decidere la traiettoria senza dipendere sempre da qualcun altro, così da garantirti un minimo di autonomia.
- Seduto in carrozzina hai in mano una potenziale arma: contro gli arti altrui, il mezzo è un potete deterrente per combinare danni fisici al resto del mondo. Spingiti responsabilmente, le ruote sulla dita dei piedi non fanno tornare il sorriso.
Il divorzio dalla carrozzina, purtroppo, non sempre è ammesso. Non serve nemmeno bucargli le ruote!